In questa estate finora poco afosa, vorrei dedicare una riflessione alla parte del nostro Quartiere che, per la presenza dei primi Colli, tradizionalmente è meno afflitta dalle torride stagioni bolognesi: San Ruffillo.
Infatti, dopo diversi anni di sostanziali blocchi amministrativi, dovuti spesso alla complessità dei progetti oltre che alla lentezza (a volte quasi “intrinseca”) di alcuni soggetti pubblici in campo, è a questa ampia zona che ora stanno per rivolgersi alcuni progetti particolarmente significativi di risistemazione della Città.
1) Partirà già nelle prossime settimane, cioè nel corso di quest’estate, il lavoro di messa in sicurezza di via Toscana per un tratto lungo quasi tre chilometri, dall’Ospedale “Toniolo” al confine con Rastignano. Il lavoro, da tempo atteso, è inserito in un progetto cittadino che si concentra sui grandi assi stradali di periferia dove, negli anni scorsi, si sono purtroppo concentrati il maggior numero di incidenti stradali e, quindi, di morti e feriti: possiamo definirlo, senza patemi, un “progetto salva-vite”.
Proprio quest’intento farà sì che non ci sarà un lavoro eclatante ed impattante sulla strada (come invece fu tre anni fa in via Emilia Levante), quanto piuttosto un’opera di rammendo punto per punto: si elimineranno le barriere architettoniche sui marciapiedi, si miglioreranno le condizioni di sicurezza degli attraversamenti pedonali (con due semafori a chiamata, ma sincronizzati al resto degli incroci), si regoleranno con sensi unici alcune vie che si immettono/dipartono da via Toscana e che sono attualmente troppo poco larghe per sopportare in sicurezza un doppio senso di marcia.
Il progetto, che è stato presentato lo scorso 17 giugno dall’Assessore Colombo in Quartiere, accoglie inoltre diverse segnalazioni che nel tempo lo stesso Quartiere o alcuni residenti avevano fatto.
2) È stato presentato invece lo scorso 27 giugno in Comune un altro progetto che riguarda il completamento e l’accessibilità di alcune stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano e che, per noi di Savena, riguarda la stazione di San Ruffillo. Qui si prevede di realizzare, nell’ambito dei fondi che un tempo erano destinati dallo Stato alla famigerata “metrotranvia” e che la giunta Merola è riuscita a dirottare su altre opere in Città, una serie di collegamenti pedonali e ciclabili a servizio della Stazione: due piste ciclabili (da via Foscherara e da via San Ruffillo), un sottopassaggio per disabili e l’accesso all’area ferroviaria dal parcheggio della Coop. Inoltre, si procederà alla riqualificazione vera e propria di via Beethoven.
3) È già in corso, ad opera dell’istituto religioso che gestisce l’Ospedale “Toniolo” un intervento con cui si realizzerà, su un’area di proprietà, il parcheggio dei dipendenti della stessa struttura sanitaria: in questo ambito, Comune e Quartiere hanno chiesto ed ottenuto che venisse anche realizzato un ulteriore tratto di pista ciclabile, fra via Foscherara e via delle Armi, che si andrà a collegare con quella già esistente da una parte, e con quelle che verrà costruita a servizio della Stazione dall’altra. Questo tratto è già in costruzione!
Inoltre, il Comune su proposta del Quartiere sta presentando un ulteriore progetto di collegamento fra piste ciclabili esistenti: sto parlando del tratto fra via delle Armi e via degli Orti, che in parte costeggerà gli impianti sportivi di via Torino. Quando anche questo andrà in porto, avremo finalmente realizzato – come promesso – un lungo collegamento ciclabile a servizio delle zone San Ruffillo e Pontevecchio, che toccherà due stazioni del SFM e si innesterà presso via Fossolo nella già consolidata e frequentata ciclabile Centro-San Lazzaro.
4) Come forse qualcuno di voi saprà, il prossimo settembre avrà avvio il primo anno scolastico a pieno regime del nuovo Istituto comprensivo di via Buon Pastore (dalla materna alle medie), in un edificio finalmente moderno e rispondente a tutte le norme. Questo avrà ovviamente delle conseguenze importanti in termini di flussi stradali, sia pedonali sia veicolari, e sarà importante mantenere in un contesto di sicurezza sia chi andrà a scuola, sia chi nella zona abita. Per questo, è già stato approvato dal Comune – su proposta del Quartiere e dello stesso Istituto scolastico – un progetto complessivo di revisione dei sensi di marcia della zona delle vie Novaro/Pacinotti/Buon Pastore/Croce di Camaldoli.
Anche qui, il problema ormai storico di strade troppo strette per sopportare in sicurezza il doppio senso di marcia verrà risolto con un efficace sistema a scacchiera, nel quale si “andrà” per una strada e si “tornerà” per la parallela, e dove le vie che si immettono su via Toscana lo faranno con immissioni garantite in modo migliore e maggiore.
5) Da ultimo, un appunto su un “discorso” politico, amministrativo e sociale che come Quartiere abbiamo voluto aprire: quello su Monte Donato. Questa porzione del nostro territorio è stata per lungo tempo dimenticata dall’azione degli enti pubblici, o quantomeno dell’istituzione-Quartiere.
Abbiamo ora voluto invertire la rotta: è stata fatta (lo scorso 25 marzo) un’assemblea pubblica, particolarmente partecipata, dove con lo stile della “consultazione territoriale” siamo andati in loco ad ascoltare proposte ed idee dei concittadini che abitano i tre borghi del Monte; il successivo 8 aprile abbiamo portato il Sindaco Virginio Merola ad incontrare, nella piazzetta del paesino, una rappresentanza dei residenti e di altri interessati alle vicende della nostra Collina; infine, gli scorsi 21 e 22 giugno c’è stata una bellissima festa nei borghi Gessaioli e Lazzari, luoghi sconosciuti ai più ma di una preziosità (anzitutto sociale ed ambientale) incredibili!
Il nostro programma non si ferma però qui: se su alcuni temi posti dai concittadini lì residenti il Quartiere è già in condizione di dare delle risposte chiare, su altri (uno su tutti il trasporto pubblico in Collina) pensiamo vada avviata dall’autunno una progettualità partecipata, che coinvolga i tre Quartieri collinari tutti coloro che vogliono starci con serietà e proposte: su questo pensiamo che anche TPER ed il Comune dovranno fare uno sforzo maggiore in termini in inventività e capacità di uscire da schemi consolidati vecchi ormai di cinquant’anni.
In conclusione e fra tutti i temi che ho cercato di toccare, tanto è stato fatto, ma tanto soprattutto è ancora da fare. Speriamo, come amministratori del Quartiere Savena, che si riesca a fare un buon gioco di squadra con l’amministrazione comunale e con tutti gli interessati. Solo così Bologna potrà marciare ancora meglio, e ancora insieme!
Buona estate a tutti!!
Edo